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Ore 07:30
strada – Lago di Gusana
scarpe – ds trainer 13

– stretching 10′
– riscaldamento 25′
– allunghi 5 x 100 
– 10 x 200 forte rec. 1’20”
– defaticamento 15′
– stretching 10 x 1′

Mercoledì 17 agosto, trasferta nel paese di Lodine dove trascorriamo una splendida giornata di festa.
Come sempre, in queste occasioni, non riesco a rincasare prima dell’una e trenta.
Poche ore di sonno a disposizione, ma buone.
Esco da casa alle 07:10 per recarmi verso il lago, non devo fare tardi perché il sole inizia a scaldare tanto. Per fortuna l’aria di montagna è ottima e si sta molto bene.
L’allenamento odierno sarà composto da un bel 10 x 200 sotto i 3’/km, con recupero di 1’20”.

Dopo lo stretching inizio a percorrere la strada che porta verso il paese di Ovodda, per circa due chilometri e mezzo, inversione a U e si rientra verso la macchina.
Effettuo 5 allunghi da un centinaio di metri, e mi preparo per le ripetute, da correre nel tratto di strada sopra il ponte, con le indicazioni, per terra, ogni cento metri.
Questi sono i tempi di percorrenza:
33″88/32″99/31″89/31″21/32″87/32″82/33″08/32″40/32″70/31″85.
La frequenza cardiaca massima, 159 bpm dopo l’ultimo 200.

Proseguo con un buon defaticamento, per 15 minuti.

Con la complicità di un paesaggio stupendo e un aria incredibilmente piacevole, ho svolto una bellissima seduta. Rispetto alle condizioni fisiche degli ultimi giorni, sono soddisfatto.

Sensazioni: ottime. Domani sarà solo corsa lenta, ma ho il timore del meteo di Nuoro. Dopo due giorni trascorsi a Lodine, a 1000 metri s.l.m., rientrare a casa a 500, in questi giorni caldissimi, sarà un po’ tosta.

Ore 06:00
Pista
scarpe – ds trainer 13

– stretching 10′
– riscaldamento 3 km
– allunghi 4 x 100m in 17″
– 5 km (fatti 7 km) con 500 a 3’20” e 500 a 4′ Fc media 156 max 165
– passaggi al chilometro: 3’32” – 3’39” – 3’43” – 3’37” – 3’37” – 3’41” – 3’35”
-defaticamento 3 km
– stretching 10 x 1′

Ieri mattina a causa di impegni imprevisti, decido di spostare la corsa alle 14:00. Ho svolto una seduta di corsa lenta in pineta, in tutto 45′.
Questa mattina l’impegno è simile a quello di domenica scorsa.
La seduta odierna consiste in una corsa di 5 km alternando 500m a 3’20” e 500m a 4′.
Alla fine tra un errore di conteggio dei giri e il tentativo di rimediare ho fatto 2 km in più.
Comunque non è un problema.
Infatti il problema vero e proprio è la sensazione che ho mentre devo gestire il tratto corso a 3’20”.
L’impressione è quella di non farcela, infatti dopo il primo tratto, i successivi li devo rallentare un po’, recuperando i secondi persi, nel tratto successivo, quello più lento.
Alla fine dei conti la media complessiva è quella prevista, ma il dubbio rimane. Infatti al termine del lavoro, mi accorgo che la gamba sicuramente potrebbe dare di più, ma ho molta difficoltà nel metterlo in pratica.
Alla fine dei conti mi voglio fidare anche dell’istinto, quando impone il suo ritmo alla gamba. Sarebbe troppo bello poter fare tutto quello che si programma o che si vorrebbe.
Il bello della sfida sta proprio nell’imprevedibilità.

Sensazioni: buone. Oggi la temperatura è salita e io inizio a sentirmi meglio.  

Ore 07:00
Lago di Gusana
Percorso con leggero falsopiano in salita
scarpe – ds trainer 13

– stretching 10′
– riscaldamento corsa 3 km 4’43”-4’19”-4’12”
– allunghi 4 x 100 m 
– 6 km alternando 3′ forte + 1′ lento FC media 152 max 164
– tempo totale 23’44”
– passaggi al km: 3’45” – 3’56” – 4’03” –  3’55” – 4’05” – 4’00”
– defaticamento 5′
– stretching 10 x 1′

Al letto alle 02:00. La festa è iniziata ieri mattina alle 11:00, è finita (per me) questa mattina alle due. Proseguirà in tarda mattinata, ma prima, alle 07:00 decido di scendere giù al Lago di Gusana ( io mi trovo a Lodine)  e portare a termine una piacevole seduta a base di acido lattico fino alle stelle. Sarà il vino di Atzara che c’era ieri notte ma l’idea non è male.
Mi lavo la faccia con l’acqua fresca che c’è nel cortile, mi vesto e mi reco nella strada che costeggia il lago.
La giornata è bellissima, il sole è filtrato da un velo di nuvole, il vento non soffia, la temperatura e frizzante. Forse l’unica cosa che non è al cento per cento sono io, ma non divaghiamo.
Il lavoro odierno prevede 6 chilometri alternando 3′ veloci a 1′ lento.
Inizio con qualche minuto di stretching seguito da 3 km di riscaldamento in progressione, seguiti da 4 allunghi da 100 metri.
Sono pronto, parto per i 6 km e solo dopo qualche centinaio di metri mi rendo conto che se continuo così, con questo passo, non porto a termine il lavoro, sto correndo a 3’10”, non mi posso permettere un simile azzardo, ai 300 metri rallento un po’, i tre minuti sono ancora lunghi, e al passaggio del primo chilometro cerco di valutare la quantità di scarto metabolico che si sta iniziando ad accumulare nel muscolo, troppo, decisamente troppo.
Approfitto quanto posso, del minuto di corsa lenta, per riequilibrare la situazione. Il minuto di corsa lenta passa , come sempre molto veloce, nuovo cambio di passo per i tre minuti veloci.
Stavolta do un occhiatina anche alla frequenza cardiaca oltre che al crono e così mi trovo già meglio.
Comunque è dura, è dura, è DURISSIMA. Non credo di essere in forma smagliante comunque sono solo pochi chilometri stringo i denti e proseguo con l’alternarsi dei 3′ veloce con 1′ lento.
Nonostante l’impegno e la concentrazione per l’esecuzione podistica, il paesaggio che mi circonda non passa in secondo piano. Oggi il lago è bellissimo e con il suo riflesso, sembra quasi stia sorvegliando la mia corsa, passo dopo passo, affinché arrivi a buon fine.

Effettivamente sarà così, i sei chilometri sono passati, il tempo trascorso è di ventitré minuti e quarantaquattro secondi.  

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